Nel cuore vibrante dell’arte esoterica spicca preminentemente l’opera “I tre volti della Dea Ecate” del rinomato Maestro Carmelo Fabio D’Antoni, un’avventura pittorica che ci guida attraverso gli aspetti più enigmatici e seducenti della divinità.
Ecate, la dea suprema della magia, dei crocevia e delle tenebre, è magistralmente ritratta nella sua forma tripla: celeste, terrestre e infera, simboleggiando il suo sovrano potere sui regni del cielo, della terra e delle profondità marine.
Questa imponente deità del manto notturno, sovrana incontrastata dei demoni e patrona dei fantasmi, veniva fervidamente invocata nell’antico mondo per compiere i più arcani rituali di magia e necromanzia. Ateniesi la veneravano come custode sacra della famiglia e dell’oikos, la dimora domestica, dove Ecate onorava l’altare condiviso con altre eminenti divinità come il padre degli dei, Zeus, e il divino Apollo.
Sebbene fosse profondamente riverita all’interno del focolare domestico, il suo culto misterioso si diffondeva in maniera capillare, come evidenziato dagli Oracoli caldaici, i quali le attribuivano una maestosa autorità cosmica e un ruolo cruciale di salvatrice, conosciuta come Soteira, Madre degli Angeli e Anima dell’Universo.
Il fascino insondabile di Ecate risiede nell’essenza enigmatica e multiforme, una presenza che si colloca al confine del pantheon greco, eludendo qualsiasi tentativo di catalogazione ordinaria. I suoi santuari sacri, disseminati da Selinunte in Sicilia fino al famoso tempio di Lagina in Turchia, rimangono come un solido testimone della sua estesa venerazione e del suo perpetuo mistero che persiste nel tempo.
L’espressione artistica di D’Antoni, con la sua profusione di simboli e la sua rappresentazione suggestiva, ci offre un’insight contemplativa sull’iconografia di Ecate e sulla sua danza senza tempo fra la bellezza e l’immortalità, intrecciando magia ed esoterismo.
Tale opera invita gli spettatori a riflettere sui molteplici volti di una dea che continua a esercitare un’incredibile attrazione e a ispirare profondamente le menti e le anime ancor oggi.